LO STATO DI DISFACIMENTO UMORISTICO CHE C’ERA

 

“Amarcord” allo stato puro – ormai ci siamo abituati – le porte si apriranno su dei tapis roulant comprati all’ingrosso insieme a un kit di cazzi finti – nuovi domatori di leoni sotto la strobosfera – questa iniezione di idee sarà un successo nei cinema e nei drive in – coi finestrini dal ridotto contenuto calorico – privi di grassi o glutine aggiunto – non basta mai a nessuno una voce di carne avanzata in cucina – “Mi sbaglio?” – C’è chi dice che dopo bisognerà molleggiare senza scendere troppo col bacino – “I film non si girano così. Vedere gente che muore non è realistico. C’è di meglio” – “Tipo?” – la risposta la tenne per sé – Ragni e tarme, non si trova altro da ‘ste parti. – Lui, vent’anni fa, era considerato il Re delle piste da ballo – aveva ancora tutti i capelli – in regioni disabitate dove crescono solo cardi e la terra si spacca per il sole – Indossava lo stesso una cuffietta per dormire. Così non si spettinava – Scoppiarono tutti a ridere. Le esplosioni degli edifici pubblici, per un attimo, sbiadirono in lontananza – Alla testa dell’unico animale domestico sopravvissuto – Le fotografie dei social documenteranno lo stato di disfacimento umoristico che c’era. La gente ormai rideva solo per battute che non capiva. Divertirsi era diventato un lavoro intellettuale insostenibile – quasi peggio dei francesi – “Lo so. Purtroppo è molto popolare in questo periodo” – il problema è che, procedendo così, una cura non la troveranno mai – come quando fuori pioveva e c’era la guerra, ma alla gente in casa interessava solo il rincaro dei cazzi finti – i prezzi schizzati alle stelle – non sarebbe la prima volta che succede nella Storia – In fondo è una questione di gusti.

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