(L’OCCHIAIA. 12.) di Elio Coniglio

   Una pioggia sottile mi turbina attorno , mi punzecchia , offusca la mia vista. Tuttavia, sia pure con le opportune precauzioni, scanso abilmente ogni pozzanghera, detrito, carcassa informe d’animale disseminata su questo vasto spiazzo.  Ho con me una palla di morbida plastica colorata. Sulla sua superficie, in perfetta sincronia con ognuno dei miei cauti passi, si formano e si dissolvono, di continuo,  ingranaggi complicatissimi, gelide stelle, numeri, galassie …  La tengo tra le mani, le braccia allungate ben oltre il mio petto ansante quasi come se, da un istante all’altro, dovessi offrirla in dono a qualcosa o a  qualcuno.  Mi sfugge  giusto mentre raggiungo la via da cui si diramano tutte le possibili vie. Uno due rimbalzi dopo, eccola, girogiro al marciapiede, rotolare giùgiù lentamente fianco a fianco ad un cinguettante rivoletto d’acqua piovana che, di tanto in tanto, incespica fra le sconnesse commessure della cunetta. La inseguo, caparbiamente!  E sto per riacciuffarla ma, una altra palla, più grande sì ma incolore, spinta da  una improvvisa ondata di piena, la cozza, la travolge. Trasportate dalla furia dell’acqua, entrambe trottolano impazzite  giùgiù poi, scompaiono dal mio orizzonte visivo. La rivoglio! Ho le ali ai piedi quando, girato l’angolo, la vedo… Chi la stringe al suo ventre umido mi fissa con occhi inespressivi  e ad un tempo mi ignora. Da ciascuna delle sue mille e più bocche socchiuse fuoriescono non parole ma gorgoglii che io intendo…  e subito so che non c’è accordo: ciò che l’acqua ghermisce appartiene alle acque…          

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

IL VESTITO BIZANTINO – 70
Il dépliant del mio occaso Sorpassi il tuo successo. Acceso alla monotonia Il minimo cero di una volta. Ora serpeggia Read more.
IL MESSAGGIO DELLA STELLA
fertile come una farmacia al centro di un centro: commerciale. dove latte e miele e miniere lampo. anche gas per Read more.
SOPRA DI ME
sopra di me, guardo il mio reporter interiore valutare lentamente la sua forma come un prestigioso curatore di slow archaeology. Read more.
TITOLO ARNANGUAQQ
Della cena consumata il 7 maggio 1799 nella tenuta delle Concumelle, proprietà famiglia Abbiati – delle vivande, delle suppellettili, di Read more.
N°3694389/J
Buongiorno, risponde l’operatrice n°3694389/J. Prima di procedere, sono tenuta a informarla che il contenuto della telefonata sarà trattato in conformità Read more.
BREVI DA BLITZ
tre e -malmignatte fortune di forme condivise le] cause naturali stratagemmi forma di ottetto con ancia sperduta beatcoin le portano] Read more.
STANZA 419
mi scopri coperta e sto ferma come il sapone sul lavandino. non c’è fretta amore, ti dico posso morire nelle Read more.
DINORI, ORI
Girare a capo basso, senza guardare in faccia nessuno, dà dei vantaggi che alla plebaglia, scolorita e vernina, sfuggono: per Read more.
da I GIORNI QUANTI (107)
Mi telefona Tina Pica. Mi chiede che ci fa lei ancora in mutande? Se le infili subito in testa perché Read more.