– Sai, io credo nei segni
– Nei segni – che segni, scusa?
– Nei segni, nelle cose che mi succedono e che apparentemente sono casuali – cose, figure, oggetti, rumori…
– Ah.
– Per esempio, l’altro giorno parlando con mio padre mi è venuto in mente un angelo, si parlava di qualcuno cui voglio molto bene, e per terra, PRIMA che dicessi la parola Angelo, ho visto un’ala di plastica, probabilmente un pezzo di un giocattolo rotto..
– Vabbè, magari vuol dire che farai il commerciante di fagiani congelati in Crimea, no? Un futuro calcistico?
– ..e LUI sapeva che io volevo dire Angelo e non l’ho detto, e poi, dopo,
– Lui tuo padre?
– No, LUI LUI.
– Ho capito. Lui.
Lui.