Certi luoghi restano tuoi per sempre,
un quadrivani di periferia,
un verde fazzoletto di terreno
dove giocavi da bambino lieto,
una striscia sabbiosa con lievi orme,
la piazza nel sole di ferragosto.
Certi luoghi diventano per sempre
unico termine di paragone,
per valutare gli altri e le stagioni
il vento dove soffia, i frutti e i fiori.
Lasci l’impronta della tua presenza
nei luoghi dove sei stato felice,
mutano, ma tu ci resti ancora
solo, intangibile alla morte e al tempo.
Chi ti amò, lì ti cerca nuovamente.
(da Il Logorio della vita Moderna, 2021, su autorizzazione dell’autrice)