mi sorridi dal vetro,
dalla gabbia mi chiami,
hai cordami splendenti
che ti adornano il viso,
il rossetto sgargiante, preciso,
a fil di labbra
e la maglia filata di argenti,
di dura acquamarina la collana
“ma ci sono parole disoneste”
– dici dura – “una di queste
è sempre, disumana”
(Poesia pubblicata nel volume “Umana troppo umana” (a cura di Alessandro Fo e Fabrizio Cavallaro, Aragno, 2016)