MODE (IL NUOVO 68)
Le mode cambiano, ma qualche volta ritornano, non si capisce perché, ma ritornano. Verso la fine del Secondo Millennio, intorno al 2090, le donne più modaiole indossavano minigonne vertiginose, mentre i maschi si lasciavano crescere i capelli per protestare, si disse, contro l’imperante conformismo. Ma quel che parve più stupefacente fu che le vetrine dei centri commerciali si riempirono, insieme a oggetti delle più evolute tecnologie, di costosi ciclostili a manovella. Sembra che con quei preistorici marchingegni rimessi in commercio da geniali stilisti, i giovani degli ambienti più trendy usassero stampare “volantini rivoluzionari” che poi distribuivano nel corso delle loro feste fra omeriche risate e starnazzi da anatra.