“Non è importante…” / 6

Così, si è improvvisamente allagato il giorno di discorsi fino a sera, un open space eppure bellissimo affacciato dal trentunesimo in giù, sul parco, pareti tuttevetri come solo un’idea di New York sa fare, come solo una testa libera è in grado di immaginare, e si è invece allagata anche la sera di storie e parole, e tutte ad alzo zero. E in un attimo, il solito popolo di pensieri – piedi bagnati, chiarezza di sempre – lì, non più a cercar di capire, non vi è più nulla da capire, e l’organo più importante inevitabilmente andato. È andato  l’orecchio, l’enzima essenziale che ci ha digerito nel tempo chiaroscuri e tre dimensioni, “sì, un bicchiere, dai qui, è meglio.”  L’oramai curiosa e strana insopportazione dei nasi, ad esempio, non potrei spiegarla a voi, ragazzi, che di nasi ne avete ancora poca di esperienza; qui, invece, dopo un milione e un milione di nasi, potrei modellarvi un angolo di sorriso, quella linea di surrealtà che ci farebbe bene.

Anche le cose in superficie acquiscono un senso; i poli magnetici dell’approfondimento, dello scavo analogico sono oramai invertiti. Invertono anche il tragico anziano della dimentica allo stesso modo, esasperando il mattino fin allo stremo della sua alba, buonanotte, buonanotte…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

STANZA 419
mi scopri coperta e sto ferma come il sapone sul lavandino. non c’è fretta amore, ti dico posso morire nelle Read more.
DINORI, ORI
Girare a capo basso, senza guardare in faccia nessuno, dà dei vantaggi che alla plebaglia, scolorita e vernina, sfuggono: per Read more.
da I GIORNI QUANTI (107)
Mi telefona Tina Pica. Mi chiede che ci fa lei ancora in mutande? Se le infili subito in testa perché Read more.
Portami a ballare un finale diverso (5)
E oggi mi ritrovo a pensare se fu giusto prenderlo quell’aliscafo. E mentre ci penso, ti vedo passare con pantaloni Read more.
LO SCIROCCO (da INSETTI 2002)
lo scirocco è finito il prato si ridistende apre la finestra col calcio del winchester   mi aspettano al largo Read more.
Alla follia di Banvard tutti (2)
I due sconosciuti scorrono le scene del film lievemente sfasati Milano, Venezia, un paesino sul lago di Garda, eccetera. Lo Read more.
Storia di giostrai (4)
Forse le ossessioni non si scelgono, ma sono esse a sceglierti. Forse questa è soltanto una frase a effetto, ma Read more.
monologo esteriore n. 3
tocco la poesia negli intervalli nei ritagli negli scarti e mentre scrivo penso sono il neurone nella testa o la Read more.
SCISTI
di anima e pece, bituminosa e ad alte temperature, penso e stringo la matita tra i denti e, mentre il Read more.