La notte serve alla calma, alla dimenticanza degli orrori del giorno. Alla quiete del riposo non tangibile dalle leggi di mercato. La notte, finalmente, non si produce una beata minchia e, volendo, si dorme. Oppure si rubano ore al sonno e si parla dei massimi sistemi, o dei minimi, è uguale. Si parla liberi da ruoli indebiti, ci si infervora, si va a tentoni: si è, nei limiti, uomini.
Per l’amor di Dio, lasciate libera la notte.