ORA IL SILENZIO
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure nei purulenti punti (da CONTRASTI, 2012)
il Cucchiaio si ferma dal 10 al 16 marzo per manutenzione
ora il silenzio impone ossessione pragmatica omnia forse inspir’ando two lights two lights e il coraggio ululato a paure pure nei purulenti punti (da CONTRASTI, 2012)
Piastre e piastrelle scaricate lungo il greto. Opaco lucido inerte che ingombra il letto con spicchi di decoro-decalco-mania e timbro di produzione. Inerte negli isolotti sparsi, tra l’enagra e l’erba fata. Prostrate dalla piena, in acqua eterodossa, rucola, artemisia e menta flottante verso riva, predelle di sacro semprevivo sui sassi, …
Marsupio in pio stare questo diletto Del giardino manicomiale mia la tregua Di abbellirti madre di ritorno Dopo la morte focale e redditizio Il diavolo loquace come un express. Squinternata diaspora la mente Dove l’approdo è oasi burlesca Scalo merci senza fragranze. Se a dirotto l’altare vuole fiori Qui i …
Fuoriescono cavi da una legislazione debole da un’argomentazione destrutturante e riepilogativa. C’è un tavolo da lavoro [intatto] per una presa di posizione e per una sintesi poetica inebriante. I sistemi di visualizzazione si rendono permeabili (antesignani di artifici variabili e a tratti invisibili). L’ornamentazione ha carattere geometrico e …
fa capire che ce l’ha con me mi parla guardando una mosca ‘parli con me o con la mosca?’ ‘eh? che dici!’ ride mi guarda mi sento mosca dimentico delle offese mortali chiamo per nome il figlio che se pure putativo non sarebbe figlio se lo facesse ma non …
solo fra le righe si sente confuso indeciso sparpagliato non sanno più dove e come cercarla né come metterla se mettercela incagliata com’è nel presente
I piccoli luna park sono quasi spariti. Con l’autoscontro, il tiro al bersaglio e la casa degli orrori. Lo zucchero filato che si stacca a fiori, i vecchi pedofili e i gelati confezionati nei congelatori. Testo tratto da Pesci di vetro (Gattomerlino, 2020)
Veramente ci sarebbe da aggiungere le mani. Ci sarebbe da togliere capelli e capezzoli e il muscolo sartorio e l’intestino crasso. Ci sarebbe da aggiungere sette clitoridi e un’arteria polmonare. Hai unghie retrattili, occhi invisibili, per questo ti voglio portare con me, chiusa nella scatola dei calzini che avevo raccolto …
Se sapessi come mi diventano gli occhi quando sposto il baricentro e il cielo. C’è una ruga che si intreccia in un valzer accecante che annerisce il tempo e il sole. Quante stelle potranno bastare per darle forma. Ansimano rigogliose e fluttuanti. Porteranno luce in tasche d’arredo indicibili. Chissà se …