Disegno di Gaetano Testa
Disegno di Gaetano Testa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

Accampamento 11 – Generare una fonte

Borges non lascia odore, ma esegue capriole che radunano a testa in giù. A testa in giù si sono accampati quelli che l’han preso in parola ancorati con le gambe ai rami lasciando penzolare tronco testa arti – disarticolati – Ma era utile una segnalazione luminosa sulla mezz’aria occupata quindi, …

STANZA 309

ho un cappotto vecchio di dieci anni e un bottone in meno   ogni volta che lo indosso s’apre un fosso sul mio petto   e la gente che lo vede non sa che ogni volta tremo   dove fa sempre inverno.     (da MR .ME, Arcipelago itaca Edizioni, …

DI PROFILO

Benché nel tempo dove tutto s’assesta ogni dispiacere t’incurva – schiena, cipiglio, occhio, palpebra gonfia, bocca traversa, ombra di baffo –, traversia t’allenta, la pelle si rilassa, ti lascia andare, tiri giù una zip, esci, potresti filartela, sfilartela oppure fare pilates, invece infilzi e chiudi cinque spille da balia, un …

da I GIORNI QUANTI (74)

Ricevo un gradito biglietto dal Capitano: Gente che mangia di sera alla stessa ora. Ogni sera. Gente che puoi guardare dalle scalette delle persiane ogni sera per avere sicurezza. Gente che non la vedi più, una sera, perché è morta. Il biglietto è scritto su una complicata astronave di gocce …

MARZO 21

svapora l’io come brezza nell’aria salmastra sul battito dell’onda che dilava lo scoglio frazione di mondo svapora l’io nel sottovuoto spinto di una parola scritta e mai pronunciata grafica emersione d’inchiostro assenza di prospetto svapora l’io non più affidato al genio di chi ne custodiva i pezzi e intuiva le …

SULLA PELLE NUDA

Era notte nell’armadio, notte nel garage, notte sul rettilineo che costeggia l’oceano, ma ancora più notte era nel folto palmeto e più notte ancora, nottissima, nella spiaggia immensa dove il mare rovesciava le sue onde nere. Era notte quando seppellimmo il calamaro gigante che si era arenato lì vicino. L’aria …

VULCANICA

Nera come la voglia di bruciare, arrossando. Un cielo trasparente mi infuoca di raggi e dormi. Chissà se si laverà con dell’acqua calda. Ancora devo prendere colore. Potrebbero scambiarmi per un pallorato nobile dell’era borbonica. Un burbero francese sta innalzando un trofeo al vento eoliano. Meglio affogare nel pane cunzato. …

PAGINA BIANCA 33

Egli in treno ritorna dal lavoro e la stanchezza lo fa sragionare cose in forma di versi \ Egli oppure       ai ventinove minuti. delle diciannove il treno muri. personaggi lì fuori e tu per rima fiori. ai rumori muori. dove e come hai lasciato il corpo. lontano …

IL VESTITO BIZANTINO – 41

Col giorno in sudditanza Ammicca il dolore Pastrano estremo scempio nome. In un sordo teatro di avanspettacolo Cola la noia nel residuo del tempo Che boccheggia di più la vanità. Ora spezzo le fionde ad una ad una Per colorare i visi di calde vedette Quelle che calamitano le preghiere …