(L’OCCHIAIA. 25.) di Elio Coniglio
Se ne sta seduta di fronte a me a braccia conserte e mi guarda. L’azzurro nuvolo dei suoi occhi mi trova a luna di lume davanti alla mia Olivetti, intento a tentare, con l’ottusa caparbietà di chi non vuole rassegnarsi, il tasto della T – lettera che mi manca …