Disegno di Gaetano Testa
Disegno di Gaetano Testa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

GRAMMATICA di Philippe Soupault

Forse e sempre forseavverbi che noia mi datecoi vostri quasi e quasi nientequando fioriscono gli apostrofi E tutti voi punti e virgoleche brulicate dentro i vivaidove nuotano i congiuntiviio vi impacchetto e vi lego Siate maledetti paragrafiperché si avverino le profeziebastardi timorosi dei grammaticie pessimi suonatori di sintassi Succhiate i …

CARBON FOSSILE di Gaetano Altopiano

Una certa tendenza al macabro dobbiamo riconoscercela, noi moderni. Risulta che i portatori di “arte” oggi siano sempre più attratti da colori come il nero, il ruggine, il focato, e il loro tentativo più frequente risulta essere quello che delle cose cercherebbe di rappresentare “l’ossatura”. In altre parole, il fossile. …

IL CANE CHE VOLEVA COMPRARE UNA CASA di Francesco Gambaro

Un cane vuole comprare una casa, guarda in alto l’ultimo piano, è un barboncino nero, ha appena ricevuto un lascito dalla sua defunta padrona, sta a guardare l’appartamento dei suoi sogni, dal centro della strada, viene messo sotto prima da un pulmino wolkswagen, poi da una bicicletta sbandata. I cani …

STORIE DEL SIGNOR JFK (22) di Francesco Gambaro

In giovane età, 14 anni, JFK incrociò per la prima volta un topino fulvo. Sino allora li aveva avvistati neri, tortora, grigiotopo come la Giulia di papà. Mai poteva credere a un topino fulvo, fulvo come uno scoiattolo. Eppure stava lì, acquattato sullo zerbino, quasi volesse essere fotografato. Aveva occhietti …

GIUSEPPE AND ALEJANDRO di Gaetano Altopiano

Non credo che i denti di Jeremy Irons nel film la corrispondenzasiano i suoi. Potrebbe essere, ma non lo credo. Più probabile invece che la dentiera sia stata una necessità scenica. Particolare non indifferente. Lo stesso di quanto si possa osservare in bocca a Di Caprio, in the revenant: denti …

OSPEDALIERA (2) I defunti di Framcesco Gambaro

Si fecero fotografare ignudi, con delle slipine zurronuvola, una scarpa senza calzeta l’altra con calzeta arcobaleno, una maglieta grippata tra metatesta e metaspalla, così i defunti, sulla marmoneve della morgue, sono, non furono.

OSPEDALIERA (1) di Francesco Gambaro

Quando ti senti stanco e affannato, freddo anche sotto le coperte, senti un dolore diffuso tra il petto e il fegato, una parestesia formicolante dal mignolo del piede sinistro sale sino all’orecchio sordo, non precisamente nel tuo corpo, ma nel corpo del tuo vicino di corsia.

BOSSI & C. di Francesco Gambaro

Bossi aveva Miglio, Belusconi aveva Craxi, Grillo aveva Casalaggio, papa Francesco aveva padre Pio, Renzi aveva Renzi, Elton aveva pure un figlio ma, cazzo, lo vogliamo restaurare l’istituto del matrimonio a Ferrara (che aveva Antonioni).

LE ORE TRASVERSE (esercizi romaneschi) di Francesco Gambaro

Se comincia pe’ comincià, tipo con un titolo accosì. Se ce l’hai aggiustato sei ar cavallo. Le ore trasverse, ‘mmazza! Già te senti Raimondo D’Inzeo che sta per scavvallà er monno. Te guari alo specchio p’allisciate, a metà te infroci alla Verdone e diceti: ‘mmazza quanto so’ stronzo!