Francesca Marica: Ipse dixit, collage, 2025 (opera realizzata in esclusiva per il Cucchiaio nell’orecchio)
Francesca Marica: Ipse dixit, collage, 2025 (opera realizzata in esclusiva per il Cucchiaio nell’orecchio)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pippo Zimmardi, “cose”
Il cucchiaio nell’orecchio

 

 

STANZA 215

tu che una goccia di sangue credi sia la presenza di qualcuno che non sai rintracciare ripercorri il giorno all’indietro fino a quelle arterie con lo stupore il dolore e lo spreco che l’errore l’omicidio sia forse un colore l’inizio la macchia scura la parola la fragilità la velocità di …

IL VESTITO BIZANTINO – 25

Veronica di lino mia madre Quando la febbre brevettava aquile Quantunque le finestre chiuse. Gemme d’occaso mi diede sonno Sul patibolo invisibile. Morivo con l’abito festivo Stipata dentro lo sterno

PAGINA BIANCA 25

Egli fa le pulizie     tutto pulito tappeti pulito pavimento pulito aria pulito. la casa ospita il sole le sei. i muri parlano sorseggiano storie. il sole. il sole. la luce. la luce. chissà che fai altrove. parallelo la stanza che alieni ci ospita. ora. tutto pulito. tutto pulito. …

Martino Pagano

Una certa parte di accademici contesterebbe il fatto che il pensiero di Martino Pagano (1890 – 1983) sia stato un pensiero. Il giudizio, a mio avviso eccessivamente maligno, è dovuto al fatto che egli fu a tal punto ossessionato dal ripulire il linguaggio dalle connaturate imprecisioni perché questo si prestasse …

MALE

Con tutti quei lampi fastidiosi, la guerra fa male agli occhi. Ma l’importante è non capire di aver capito. Perciò prendi un infinito e spaccalo con precisione in tre parti uguali. Dopo che l’esame di tedesco è andato male, che non vada a male la cena. Da oggi non mi …

FOCE 3

Il giorno scorre senza fretta lungo l’interminabile striscia di terra battuta fiancheggiata ora da fronzute conifere, ora da maestosi eucalipti, ora da soffocanti grovigli vegetali… L’aria è ferma… Un caldo appiccicoso, opprimente, africano, appesantisce e, alla lunga, rallenta l’andare…  e, da un momento all’altro, i già tanti ciottoli sporgenti – …

IN UNA FOTO DI SEI ANNI FA

in una foto di sei anni fa gli anni sono stati come un fiume per cavalli: muri ovunque. mi hanno visto mettermi la mano nella pancia, come la parte superiore dello stomaco, attaccato a una gamba di cavallo. è bene poi tagliare gli occhi come mazzi di carte e insaponarli …

DISTANZE

sotto il castello dei matti la fabbrica a lato la casa del guardiano il carcere al centro e il palazzo del signore   un aristotele di cartapesta nel mezzo della cavea vicino le cavalle  il cavallo e la montagna in una mappa dell’isola brucia   il maestro nel sedile di …

METEO

si dice che di mosche e formiche, di scarafaggi e drosofile, di antenne e zampe, tra frinire di fratture scomposte e flapflap d’ali, s’imbastisce il giorno. è acqua ferma, aria nervosa, sifone che gorgoglia, un intrico di capelli ostruisce, a quanto pare, il defluire della stagione.

MARIANOPOLI SCALA NUOVA

Uno con sette cervelli e tre cuori prepara un Americano alla moglie. La donna lancia carte da gioco che regolarmente cadono di taglio rimanendo dritte sul pavimento.  A me, che, di sicuro non posso essere loro figlio, capita questo: seduto al tavolo della cucina aspetto portino quello che hanno preparato. …