’92
sarà un giorno lunghissimo tutto nel presente
dall’autobus (25nero) per viale michelangelo
biagio sui 4O guida serio e sicuro ma
all’improvviso con la sinistra si gratta la fronte
elena si e no 21 o 31 smilza guida ma interessata
alle ruote della vettura che la sta precedendo
pancrazio 68 fatti proprio una decina di giorni fa
corpulento incastrato tra sedile e pedale
sta coi gomiti adagiati sui fianchi
nessuno potrebbe contestargli la proprietà
del viale che sta percorrendo nel mezzo
della carreggiata (nessuno infatti lo fa)
carmelo 19 forse 24 tutto impaziente sciolto guida
guarda qua la fa smorfie ma poi va piano e disturba
rosa è forse incinta parla preoccupata
coi gomiti divaricati guardando fisso
in avanti un punto che non si vede
michelina ascolta con la punta del colletto strizzata
dalla punta delle dita e per un istante mi scopre
su una lambretta d’antiquariato giovannella dietro
struscia fronte e guancia sul collo di guido impettito
circospetto – tutte facce serie e perse per sempre
una spoon river circostante mobile
perché sia pure un istante fermarla?
non c’è congestione etilica di parole che possa
guarire l’istante con spazio dotato di peso
repertori sciali lager metafisici dipendono
dagli inganni che s’annidano (che s’incistano)
nell’ascolto valvassore della buonavista che fa la vista
ancora più buona e più flaccida la pancia ogni forma di
coerenza anche creativa mi fa oggi più senso
è una blatta nella minestra che stavo mangiando
ma io tengo e mi scosto da chi tiene il mio ascolto
il mio guardare il mio digerire
che si vanno scostando
dal cacciatore delle assenze inafferrabili