Se mi avessi detto prima che i bombicillidi devono il loro nome all’unione della parola greca βομβυξ (seta) con la parola latina cilla (coda), non avrei scritto molte delle cose che ho scritto a partire dalla riga 22, comunque ormai fa niente

Sì sì c’è il sole che splende lo vedo

adesso però allunga la mano

no non quella

l’altra

prendi la mia

ecco così

tienila forte ma non stropicciare troppo le linee sul palmo

altrimenti quella del cuore si mischia con la vita e succede un casino

certo che mi piace qui all’aperto

perché lo chiedi?

Non c’è nemmeno una nuvola

il cielo è un vetro passato col Vaporetto

bellissimo

pulitissimo

ci sono pure quegli uccelli di cui parlavi a pranzo

com’è che si chiamano?

Bombicillidi sì bombicillidi

toh eccone uno

sono loro giusto?

Peccato per quel nome cretino che gli han dato

secondo te perché li han chiamati così?

Loro con quelle code stupende di seta che hanno

avrebbero potuto chiamarli – che so – “Uccelli passeriformi con coda setosa”

oppure in un qualsiasi altro modo

ma non bombicillidi

così ci chiami il figlio obeso del vicino di casa

al massimo i suoi foruncoli all’olio di palma

non loro

poveri bombicillidi

ti pare?

No che non ce l’ho con gli obesi

cosa vuoi che me ne freghi dei ciccioni

affari loro se son grassi

il mondo gira uguale

ora però cambiamo mano

ti spiace?

Sì esatto prendimi l’altra con l’altra

tienimela forte come prima

sempre senza stropicciare troppo le linee sul palmo

altrimenti – già lo sai – quella del cuore si mischia con la vita e dopo succede un casino.

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