Stefania Zampiga vive a Prato. E’ interessata a un’indagine sulla scrittura come organismo animale, sui tratti che affiorano incrociando studi scientifici su alcuni non umani per il suo progetto ‘feelers’ (prima parte, chapbook su Minima Poesia; testi dalla seconda parte su Zest Letteratura Sostenibile e su antologia del Centro Scritture). Altri lavori sono usciti nelle antologie ‘Varianti Urbane’ (ed. Damocle) e ‘Nei Boschi’ (ed. SUI) a cura di Elisa Biagini, e su Matrilineare (La Vita Felice), su blog come Diario di Passo e Morte per Acqua. Alcune sue traduzioni sono su Layout Magazine, sul blog di Interno Poesia e su Nazione Indiana. In passato ha scritto testi per il teatro e per la danza (tpo.it, companyblu.it).