Il suo nome significa “nata nella porpora” e ricorda l’usanza di far nascere il futuro imperatore di Costantinopoli nella camera rivestita di porfido del Sacro Palazzo.
Nella taverna più frequentata del porto di Trebisonda, la sera prima della partenza, il suo capitano e un mercante di libri hanno giocato a scacchi fino all’alba bevendo vino resinato.
Si conoscono bene da anni così come conoscono alla perfezione ogni insenatura del Ponto Eusino. Per questo non sentono il bisogno di parlare. Ogni mossa (ogni partenza della Porfirogenita) è misura della distanza tra l’attesa e la sua risoluzione.