Tutte le cose solide svaporano nell’aria
il mondo sfibrato di fibra in fibra viaggia
in innvervazioni in contorsioni annullato
in ectoplasmazioni
processi di svanimento revenants continui
(un ticchettìo
bussare costante
chiuso insiste
dentro la tasca)
e qui dove il mondo si sfilaccia
in perenni merci e transazioni
(trasumanando
al grado
dell’umano!)
nemmeno più concrete qui che insistono
per continuare per convincere per corroborare
un’idea che si svuota
nel dirla ad alta voce
nel mentre la violenza occulta la sua traccia
la sua assurdità si è fatta roccia
ma noi qui immutabili in costrizioni
astraendo anche il più duro qui in indagini invano
qui scalfiti proprio dove il mercato continua
l’illusione costruito sui consunti gradoni
del tempio disabitato