“Una banda di dilettanti” di Gaetano Altopiano

Mai come ieri pomeriggio l’associazione faccia/parola mi aveva dato tanto la nausea. Mi sono, improvvisamente, sentito un coglione e ho dovuto consultarmi con un esperto prima di fare un passo che poteva essere decisivo: cancellarmi, o essere molto più selettivo nei contatti; verificarli giornalmente e ogni volta che qualcuno scrive una cazzata radiarlo immediatamente. Un lavoraccio. Il dramma dei social network, dice l’esperto, tranne le dovute eccezioni, è esattamente questo: una volta entrato l’utente si sente in obbligo di dire e condividere qualcosa, e di fatto è così. E’ inevitabile, pena l’illogicità dell’azione. La parola, però, oltre ad avere il suo valore originario (organizzarsi per esprimere un concetto), qui, assume anche un potere irresistibile: far colpo su una platea (che, nella quasi totalità dei casi, non si ha mai avuto). Poiché il potere del fascino è insito in alcune nature e in altre no, a prescindere dalle “procurate” azioni, tentare di far colpo, alla fine, risulta del tutto inutile. Anzi, spesso è solo ridicolo e imbarazzante, dato che perlopiù si ha a che fare con dilettanti. A volte è persino disgustoso: quando leggi ciò che hanno scritto e guardi le facce. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Portami a ballare un finale diverso (5)
E oggi mi ritrovo a pensare se fu giusto prenderlo quell’aliscafo. E mentre ci penso, ti vedo passare con pantaloni Read more.
LO SCIROCCO (da INSETTI 2002)
lo scirocco è finito il prato si ridistende apre la finestra col calcio del winchester   mi aspettano al largo Read more.
Alla follia di Banvard tutti (2)
I due sconosciuti scorrono le scene del film lievemente sfasati Milano, Venezia, un paesino sul lago di Garda, eccetera. Lo Read more.
Storia di giostrai (4)
Forse le ossessioni non si scelgono, ma sono esse a sceglierti. Forse questa è soltanto una frase a effetto, ma Read more.
monologo esteriore n. 3
tocco la poesia negli intervalli nei ritagli negli scarti e mentre scrivo penso sono il neurone nella testa o la Read more.
SCISTI
di anima e pece, bituminosa e ad alte temperature, penso e stringo la matita tra i denti e, mentre il Read more.
7
sotto la massa trascinata    un verde traente al grigio                                                           sia come risultato di questa suddivisione del flusso Read more.
CAPODANNO
Io sono la cosa. Sono fatto di ferro, plastica, muscoli, pixel, catrame, lacrime, nuvole. Nella tasca destra dei pantaloni nascondo Read more.
BELLOLAMPO
La gente farebbe di tutto per alleviare le ansie altrui. Proprio come il cane di mio zio Alfonso che gratta Read more.