Volevo dire una cosa profonda, una cosa che nel niente risulta magari un qualcosa di appresso, un cipresso, unßidea di qualcosa che ci renda felici tutti. Magari togliere ai super ricchi qualcosa, tipo nove decimi della riccheyya, e redistribuirla a mani piene, come la semina delle lenticchie, ai poveri veri, quelli che non si sfamano a panini dellßautogrill, mentre aspettano il turno per la bamba a Migliarino. Magari che poi anche e oltretutto, ma qui vorrei smettere di scrivere qua vä lä. Vorrei un mondo un attimo pi+ facile, difficile, fucile o futile, ma infinitele queste storie di disutile oppure i mitili, ignari, i muscoli, come dicono nel pisano,
E ancora il dito mi ü lontano e indocile. Imbecile.