ZIGABUT FRANE

Il giorno della morte di Zigabut Frane, non tutti si accorserso che Zigabut era lì, in corteo, dietro la sua bara portata a spalla da quei quattro sinceri amici, di cui uno, Akifak Prosso, era morto anche lui. Fu Roskas Troco che si chiese e poi chiese a chi gli stava accanto, con chi si accompagnava la vedova. Un po’ tutti del corteo funebre poi chiesero a chi stava loro accanto chi fosse quell’uomo tanto alto, tenuto a braccetto dalla vedova e con la testa piegata sulla sua testa. Al cimitero il mistero si chiarì. I quattro amici, compreso Akifak Prosso, scoperchiarono la bara e fecero un cenno sincrono con la testa. Avanti, disse la vedova, Gjtra Loccia di Molussu, fai piano Zigabut, abbassa ancora un po’ più la testa. Ci siamo quasi. Zigabut l’abbassò troppo e la testa, con un tonfo sordo, cadde dentro la bara prima del corpo. Alla cieca Zigabut Frane cercava dentro la bara la propria testa. Più avanti, no ora a destra, ce l’hai quasi sotto il naso, non girarti indietro, gridavano affranti amici e parenti. La vedova cercò con gli occhi Akifak. Che capì e si gettò, letteralmente si sparò, dentro la bara. Adesso potete chiudere, furono le sue ultime parole rassicuranti. Aveva sotto il braccio, che sembrava un pallone di calcio, la bella testa dell’amico di una vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

fa capire (da INSETTI 2002)
fa capire che ce l’ha con me mi parla guardando una mosca ‘parli con me o con la mosca?’ ‘eh? Read more.
29
solo fra le righe si sente confuso   indeciso   sparpagliato                            non sanno più dove e come cercarla né come metterla    se Read more.
n. 94
I piccoli luna park sono quasi spariti. Con l’autoscontro, il tiro al bersaglio e la casa degli orrori. Lo zucchero Read more.
CI SAREBBE
Veramente ci sarebbe da aggiungere le mani. Ci sarebbe da togliere capelli e capezzoli e il muscolo sartorio e l’intestino Read more.
TASCHE D’ARREDO
Se sapessi come mi diventano gli occhi quando sposto il baricentro e il cielo. C’è una ruga che si intreccia Read more.
L’OCCHIO ANCHE SE DEGLUTISCE
l’occhio, anche se deglutisce, è un segno umile. le sue linee quasi spammano l’idea di freschezza prospettica – come sui Read more.
NELLA MELCINA
Qui, l’artigiano Koll è in tenuta da cameriera. Porta un abito succinto, un grembiulino e un fermacapelli di Swarovski: si Read more.
da DIARIO PALERMITANO (7)
In via La Marmora, sul vetro del negozio del barbiere, una scritta avverte che “il rumore disturba, non abusare del Read more.
ERBA ALTA 2.0
Mandato della maestra Matilde: raccogliere un mazzetto di fiori spontanei mai visti prima. Prova optolometrica in campo, con stupore per Read more.